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Nella foto, Mesicek al tiro dalla distanza |
Ieri sera, nell'anticipo della 11^ giornata, Happy Casa Brindisi ha
perso una grandissima occasione per vincere la sua prima gara in
trasferta. C'è andata vicinissima, ma purtroppo - come ha sempre
dimostrato finora nel 90% delle partite - è crollata nel finale perdendo
la tramontana sotto forma di tre palloni "sanguinosi" in una maniera
davvero puerile. Lalanne e Smith hanno gettato al vento una vittoria che
stava lì, pronta per essere guadagnata con tanto merito e con tanti
sacrifici. Non mi era dispiaciuta affatto la squadra nei primi 3/4
della gara: una difesa rocciosa e un attacco giudizioso avevano messo in
grande difficoltà l'avversario stando sempre in partita e arrivando al
+8 (55-63) del massimo vantaggio a metà della 4^ frazione, grazie ad un
grandissimo Mesicek e a un Tepic meno negativo di altre volte. Purtroppo
per Brindisi, però, sono venuti a mancare del tutto, almeno per quanto
riguarda il tiro, i due registi: Moore (appena 6 punti) e Giuri (solo 2,
addirittura) hanno fatto cilecca completa, senza riuscire ad essere
pericolosi e precisi al tiro dalla media e lunga distanza.
E, quando non
riesci a colpire l'avversario dalla distanza, poi diventa difficile -
come è accaduto con i due pivot - stanare la squadra avversaria
dall'area dei 3". L'operato di coach Vitucci è stato certamente
apprezzabile, soprattutto per quanto riguarda la difesa, che mi è
piaciuta molto, tranne che nel finale di gara, quando la squadra non ce
l'ha fatta più a reggere il ritmo degli avversari. Comunque sia, il
tecnico veneziano più di tanto non poteva fare. E' stato certamente
sfortunato, perchè la vittoria gli è sfuggita per banalità stupidissime
dei lunghi nei secondi finali. Ci auguriamo che Vitucci riesca a
determinare opportunamente i suoi giocatori dando loro le motivazioni
giuste per credere sempre nella riscossa e nella salvezza della squadra.
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