Non saranno
certamente le menomate condizioni fisiche di qualche suo giocatore a impedire
all’Enel Basket Brindisi di voler vincere il confronto di domani pomeriggio al
PalaWhirlpool di Varese. E’ tale e tanta la voglia dei giocatori biancoazzurri di
riprendersi i due punti gettati via stupidamente nella gara di andata che perfino
Klaudio Ndoja vuole a tutti i costi essere in campo a Varese forzando i tempi
del suo recupero, nonostante egli non abbia ancora del tutto smaltito i postumi
dell’infortunio alla caviglia. “Anche a me quella partita è rimasta ancora
sullo stomaco”, ha dichiarato ieri pomeriggio Piero Bucchi nel solito incontro
settimanale con i giornalisti, “ma non possiamo permetterci il rischio di
perdere il nostro capitano rischiando un infortunio ancor più grave. Domani mattina
(oggi per chi legge, ndr.) i nostri
sanitari valuteranno attentamente le condizioni di Klaudio e decideremo se
portarlo con noi a Varese oppure no. Certo è che, se non sarà in condizione di
scendere in campo, preferisco lasciarlo a casa per continuare la terapia e
recuperare con maggiore certezza la sua migliore condizione fisica”.
Quanto,
poi, allo stato di salute di Robinson, Fultz e Viggiano, Bucchi ha dichiarato
che tutti e tre i giocatori sono ormai in buone condizioni fisiche e verranno
certamente schierati contro la capolista del campionato.
Certo è che ogni
volta che Brindisi incontra Varese c’è sempre un motivo in più per rendere il
confronto particolarmente stuzzicante e con qualche nota di polemica. A parte
quello che accadde di clamoroso nella gara di andata di quest’anno a Brindisi,
nessuno potrà mai dimenticare quanto avvenne quattro stagioni or sono, quando
il Brindisi di Giovanni Perdichizzi fu vergognosamente derubato della vittoria (82-83)
da parte di tre arbitri (Bettini, Castelluccio e Ciano) che non videro – non sappiamo
fino a qual punto, di proposito – che il canestro di Childress era stato
segnato a tempo abbondantemente scaduto. Chiamarli soltanto incapaci o distratti
sarebbe già un munifico regalo nei loro confronti.
C’è più di un buon
motivo, allora, per ritenere che domani sera (palla a due, alle ore 18:15, con
la direzione di gara affidata a Seghetti, Sardella e Baldini), sul parquet
varesino, scenderà un Brindisi voglioso di preparare un bel dispetto ai padroni
di casa e intenzionato seriamente a portarsi via una vittoria veramente
preziosa.
L’assenza per
infortunio di Ebi Ere e di Adrian Banks, nelle file varesine, toglierà
certamente un pizzico di imprevedibilità all’attacco varesino, ma non diminuirà
di molto la pericolosità complessiva della capolista, che ha comunque un
organico di assoluta eccellenza sul quale contare per strappare con i denti la
vittoria. Coach Vitucci sa fin troppo bene, però, che non potrà fidarsi di un
avversario infido e pericoloso come Brindisi: “Sarà una partita nella quale saremo
chiamati a giocare a livello superiore rispetto a domenica scorsa, specialmente
a livello difensivo. Ci sarà bisogno estremo del contributo di tutti gli
effettivi visto che giocheremo ancora in emergenza. Giocheremo contro una
squadra che sta disputando un ottimo campionato: l'Enel è ben costruita e ben
allenata, con americani protagonisti ma anche con una panchina profonda; da
neopromossa ha conquistato con merito l'accesso alla Coppa Italia. Avranno voglia
di riscattare la sconfitta rocambolesca dell'andata? Credo che quella partita
sia stata indicativa del valore delle due squadre: non a caso Brindisi ha
chiuso l'andata con gli stessi punti di Milano, mentre noi abbiamo evidenziato quello
spessore caratteriale che poi abbiamo ribadito in diverse altre occasioni,
dimostrando che quell'impresa non è stato un flash estemporaneo o casuale”.
Questa tra Varese e
Brindisi sarà, comunque, una partita di grande richiamo per tutti quei “Brindisini
Erranti” che, di solito, vanno sempre al seguito della squadra per farle
sentire ogni volta tutto il trasporto, l’affetto e l’entusiasmo che essi hanno
per i propri beniamini.
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